Claudio Parrini
CLAUDIO PARRINI
Nato a Vinci (Firenze) nel 1963, vive e lavora tra l'Umbria e Milano. Compie gli studi presso l'Istituto Statale d'Arte di Porta Romana, e poi all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Claudio Parrini ha iniziato il suo percorso artistico come pittore alla metà degli anni ’80, quando la pittura celebrava la propria elaborazione del lutto attraverso le cerimonie transavanguardiste (si ricordano alcune mostre personali: 1985, Studio Giambo, Firenze; 1989, Palazzo delle Esposizioni, Empoli, Firenze; 1990, Olympia Centre, Firenze; 1991, Palazzo Pretorio, Certaldo, Siena). Ha incontrato poi le problematiche “eversive” del movimento cyberpunk, affrontando le questioni della comunicazione e della pratica sociale, che hanno innescato le riflessioni attuali sulla decostruzione delle convenzioni del ruolo dell’artista e dei “luoghi” dove l’arte può testimoniare la propria funzione (e le proprie riconoscibilità). Col suo lavoro ha preso quindi a riflettere sulle legalità interne al sistema dell’arte (e alle sue pratiche di legittimazione), frequentandone i “confini” istituzionali con operazioni collettive, ipertesti, collaborazione con gruppi di azione sociale: StranoNetwork, Quinta Parete, XS2WEB, (le principali mostre sono: 1995, “Convegno sul diritto alla comunicazione”, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; 1996, "Virtual Light", Palazzo Fizzarotti, Bari; 1996, "Laboratorio politico di fine secolo", Galleria Pio Monti, Macerata; 1999, “II Biennal Mercosur" CYBERART: interaction Zones, Porto Alegre, Brasil; 2002, “AHA, Activism Hacking Artivism", Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Universita' la Sapienza, Roma). Contemporaneamente però ha continuato a frequentare la pittura, cercando di affrontare le problematiche con lo stesso approccio teorico elaborato nei lavori informatici e collettivi (con il network UnDo.Net che insieme ha preso parte a numerose esposizioni tra le quali: 2001, "Grand Tour", Biennale di Venezia; "Le Tribù dell'arte", GCAMC Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea ex Fabbrica Peroni, Roma; 2002, "European Transimage", Parigi, Stoccolma, Vienna, Biella -in questo periodo il suo lavoro si concentra molto su seminari, conferenze, workoshop, testi, produzioni editoriali). Ha posto quindi l’attenzione a tutte le forme di pittura “minore” (l’arte da trattoria, gli ex-voto, quadri del piccolo antiquariato) in quanto dotate di uno statuto legittimante che, se elude problemi di qualità estetica (lo stile individuale), ne garantisce la funzione sociale pubblica. Il suo lavoro si è sviluppato sperimentando la possibilità di contatto e contaminazione tra i due sistemi, quello “privato” della pittura e quello collettivo dei progetti elettronici, elaborando un linguaggio eterodosso che possa comunicare la complessità. Dal 2002 si è dedicato completamente alla pittura abbandonando il fare arte in rete, (la mostra personale dal titolo "Quadri", Comune di Panicale, Perugia segna una tappa fondamentale n...
Scopri opere d'arte contemporanea di Claudio Parrini, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Disegno, Pittura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2010 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Claudio Parrini su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Claudio Parrini. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
oils 2009 • 8 opere
Guarda tuttopaper 2010 • 15 opere
Guarda tuttoRiconoscimento
Biografia
CLAUDIO PARRINI
Nato a Vinci (Firenze) nel 1963, vive e lavora tra l'Umbria e Milano. Compie gli studi presso l'Istituto Statale d'Arte di Porta Romana, e poi all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Claudio Parrini ha iniziato il suo percorso artistico come pittore alla metà degli anni ’80, quando la pittura celebrava la propria elaborazione del lutto attraverso le cerimonie transavanguardiste (si ricordano alcune mostre personali: 1985, Studio Giambo, Firenze; 1989, Palazzo delle Esposizioni, Empoli, Firenze; 1990, Olympia Centre, Firenze; 1991, Palazzo Pretorio, Certaldo, Siena). Ha incontrato poi le problematiche “eversive” del movimento cyberpunk, affrontando le questioni della comunicazione e della pratica sociale, che hanno innescato le riflessioni attuali sulla decostruzione delle convenzioni del ruolo dell’artista e dei “luoghi” dove l’arte può testimoniare la propria funzione (e le proprie riconoscibilità). Col suo lavoro ha preso quindi a riflettere sulle legalità interne al sistema dell’arte (e alle sue pratiche di legittimazione), frequentandone i “confini” istituzionali con operazioni collettive, ipertesti, collaborazione con gruppi di azione sociale: StranoNetwork, Quinta Parete, XS2WEB, (le principali mostre sono: 1995, “Convegno sul diritto alla comunicazione”, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; 1996, "Virtual Light", Palazzo Fizzarotti, Bari; 1996, "Laboratorio politico di fine secolo", Galleria Pio Monti, Macerata; 1999, “II Biennal Mercosur" CYBERART: interaction Zones, Porto Alegre, Brasil; 2002, “AHA, Activism Hacking Artivism", Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Universita' la Sapienza, Roma). Contemporaneamente però ha continuato a frequentare la pittura, cercando di affrontare le problematiche con lo stesso approccio teorico elaborato nei lavori informatici e collettivi (con il network UnDo.Net che insieme ha preso parte a numerose esposizioni tra le quali: 2001, "Grand Tour", Biennale di Venezia; "Le Tribù dell'arte", GCAMC Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea ex Fabbrica Peroni, Roma; 2002, "European Transimage", Parigi, Stoccolma, Vienna, Biella -in questo periodo il suo lavoro si concentra molto su seminari, conferenze, workoshop, testi, produzioni editoriali). Ha posto quindi l’attenzione a tutte le forme di pittura “minore” (l’arte da trattoria, gli ex-voto, quadri del piccolo antiquariato) in quanto dotate di uno statuto legittimante che, se elude problemi di qualità estetica (lo stile individuale), ne garantisce la funzione sociale pubblica. Il suo lavoro si è sviluppato sperimentando la possibilità di contatto e contaminazione tra i due sistemi, quello “privato” della pittura e quello collettivo dei progetti elettronici, elaborando un linguaggio eterodosso che possa comunicare la complessità. Dal 2002 si è dedicato completamente alla pittura abbandonando il fare arte in rete, (la mostra personale dal titolo "Quadri", Comune di Panicale, Perugia segna una tappa fondamentale n...
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1963
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
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Claudio Parrini Biografia
CLAUDIO PARRINI
Nato a Vinci (Firenze) nel 1963, vive e lavora tra l'Umbria e Milano. Compie gli studi presso l'Istituto Statale d'Arte di Porta Romana, e poi all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Claudio Parrini ha iniziato il suo percorso artistico come pittore alla metà degli anni ’80, quando la pittura celebrava la propria elaborazione del lutto attraverso le cerimonie transavanguardiste (si ricordano alcune mostre personali: 1985, Studio Giambo, Firenze; 1989, Palazzo delle Esposizioni, Empoli, Firenze; 1990, Olympia Centre, Firenze; 1991, Palazzo Pretorio, Certaldo, Siena). Ha incontrato poi le problematiche “eversive” del movimento cyberpunk, affrontando le questioni della comunicazione e della pratica sociale, che hanno innescato le riflessioni attuali sulla decostruzione delle convenzioni del ruolo dell’artista e dei “luoghi” dove l’arte può testimoniare la propria funzione (e le proprie riconoscibilità). Col suo lavoro ha preso quindi a riflettere sulle legalità interne al sistema dell’arte (e alle sue pratiche di legittimazione), frequentandone i “confini” istituzionali con operazioni collettive, ipertesti, collaborazione con gruppi di azione sociale: StranoNetwork, Quinta Parete, XS2WEB, (le principali mostre sono: 1995, “Convegno sul diritto alla comunicazione”, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; 1996, "Virtual Light", Palazzo Fizzarotti, Bari; 1996, "Laboratorio politico di fine secolo", Galleria Pio Monti, Macerata; 1999, “II Biennal Mercosur" CYBERART: interaction Zones, Porto Alegre, Brasil; 2002, “AHA, Activism Hacking Artivism", Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Universita' la Sapienza, Roma). Contemporaneamente però ha continuato a frequentare la pittura, cercando di affrontare le problematiche con lo stesso approccio teorico elaborato nei lavori informatici e collettivi (con il network UnDo.Net che insieme ha preso parte a numerose esposizioni tra le quali: 2001, "Grand Tour", Biennale di Venezia; "Le Tribù dell'arte", GCAMC Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea ex Fabbrica Peroni, Roma; 2002, "European Transimage", Parigi, Stoccolma, Vienna, Biella -in questo periodo il suo lavoro si concentra molto su seminari, conferenze, workoshop, testi, produzioni editoriali). Ha posto quindi l’attenzione a tutte le forme di pittura “minore” (l’arte da trattoria, gli ex-voto, quadri del piccolo antiquariato) in quanto dotate di uno statuto legittimante che, se elude problemi di qualità estetica (lo stile individuale), ne garantisce la funzione sociale pubblica. Il suo lavoro si è sviluppato sperimentando la possibilità di contatto e contaminazione tra i due sistemi, quello “privato” della pittura e quello collettivo dei progetti elettronici, elaborando un linguaggio eterodosso che possa comunicare la complessità. Dal 2002 si è dedicato completamente alla pittura abbandonando il fare arte in rete, (la mostra personale dal titolo "Quadri", Comune di Panicale, Perugia segna una tappa fondamentale nel suo percorso di pittore); 2003, “No parachute", artandgallery, Milano; 2004, "_CON CORAGGIO E DEDUZIONE’…", Museo Laboratorio, Città Sant'Angelo, Pesaro; 2006, "I cantieri del silenzio", Villa di Poggio Reale, Rufina, Firenze), NCTU Gallery, Hsingchu National Chiao Tung University, Taipei, Taiwan; 2008, "In principio era la bestia", Laboratorio delle arti, Piacenza; 2009, Comune di Paciano, Perugia; 2011, Comune di San Casciano V. P.; 2012, Galleria Bazzani, Castel Goffredo MN. Dal 2009 propone i suoi lavori prevalentemente in rete, usando la stessa come una pura pratica di diffusione e documentazione, o attraverso mercanti.